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Di fatti, la Javelin Board è uno dei framework tra i più famosi, almeno a livello di brand (insieme al Business Model Canvas, Lean Canvas..), all’interno dell’ecosistema startup anche se non è molto utilizzata e spesso non si conoscono nemmeno le regole che la governano.
Per questo motivo abbiamo deciso di approfondire questo tema e fornire una panoramica sia sui motivi per cui è interessante usarla che sul suo procedimento di compilazione.
Javelin Board: perché utilizzarla
Prima di capire che cosa sia e di focalizzarci sul come possa essere stilata, cerchiamo di dare un po’ di contesto e di partire dall’origine, ovvero dal perché e per quale motivo si utilizzi uno strumento del genere.
Per comprendere al meglio questo canvas, è importante sottolineare come anche la Javelin Board, al pari di altri framework, si inserisca dentro un concetto più ampio, ovvero quello di Lean Startup.
La metodologia Lean ha cambiato radicalmente l’approccio sia dello sviluppo del prodotto che del suo lancio sul mercato basando gran parte della sua buona riuscita sulla validazione iterativa e sull’apprendimento continuo.
Da questi concetti si sviluppano, di conseguenza, diversi framework che provano a guidare, attraverso uno strumento grafico visuale, coloro i quali tentino di gestire questo processo.
L’obiettivo di un framework visuale è proprio quello di semplificare e velocizzare il processo cognitivo dell’interlocutore, utilizzando un elemento grafico che permetta, a chi lo sta usando, di avere un riferimento sotto gli occhi che lo aiuti a seguire una logica e un percorso di sviluppo della strategia prestabiliti.
Javelin Board: cos’è e quando utilizzarla
La Javelin Board, di fatti, altro non è che un’implementazione della Validation Board, che, come suggerisce il nome, ha come obiettivo quello di validare.
La Validation Board è stata ideata da Lean Startup Machine (come la stessa Javelin Board) per validare le ipotesi di business sul mercato (ma di questo ne parleremo in maniera più approfondita in un altro momento).
Torniamo alla nostra Javelin. La fase di vita di una startup in cui si usa uno strumento del genere, dunque, è una fase iniziale. Risulta molto utile fare uso di questa lavagna grafica nella fase di customer discovery, ovvero nella prima parte della vita di una startup in cui si cerca di fare chiarezza sia sul cliente che sul problema (o sui problemi) di quest’ultimo.
Adesso che è più chiaro il contesto di partenza di questo tool, andiamo al sodo e cerchiamo di capire quale sia il meccanismo che sta alla base della sua compilazione.
Javelin Board: come funziona
Innanzitutto, è necessario iniziare dicendo che la Javelin è divisa in 2 parti. Anche qui, come con gli altri tool grafici, è consigliato il lavoro in team per completarla, possibilmente utilizzando la tavola in formato cartaceo e attaccandoci sopra post-it che possano essere spostati da una parte all’altra o eliminati ad ogni iterazione.
Ricordati sempre che sei nella prima fase di vita della tua startup, in questo momento la velocità di apprendimento, e di conseguente iterazione, è fondamentale:
- la parte di sinistra è quella legata alle ipotesi da testare, che verranno fuori attraverso una sessione di brainstorming.
Le ipotesi, altro non sono, che un’esplicitazione delle assumption più rischiose descritte in un modo in cui possano essere testate. L’obiettivo delle ipotesi, quindi, è quello di rendere le idee di partenza in un formato tale da poterle poi validare sul mercato tramite un esperimento.
In questo caso, le ipotesi possono essere rivolte:
- al tipo di target (quindi a che segmento di mercato a cui ti stai rivolgendo)
- al problema e
- alla soluzione.
Nella prima fase si parte scrivendo sui post-it ipotesi solo in merito ai segmenti di clientela, ai problemi e alle assumption più rischiose che questi segmenti di clientela potrebbero avere per poi, postare i post-it nella parte di destra e testarli.
L’obiettivo, adesso, non è quello di pensare a delle soluzioni ma solo di validare problema e cliente ed ottenere, quindi, il cosiddetto problem-solution fit. Questo perché ogni persona ha un problema da risolvere ma non tutte le soluzioni rispondono ad un problema reale, uno dei motivi principali di fallimento, infatti, continua ad essere quello di mancanza di mercato. Link a startupitalia.
Infine, è necessario testare anche le assumption più rischiose che, nel caso in cui si dimostrassero false, farebbero decadere il progetto. Le assumption, di fatti, devono essere vere affinché le ipotesi siano vere. Sono le verità assolute su cui si basa e da cui parte il progetto di startup.
- La parte destra, invece è la parte rivolta all’execution, ovvero all’esecuzione delle ipotesi e quindi alla definizione dei test volti a testare, appunto, le idee ipotizzate in fase di brainstorming.
Si parte testando le ipotesi riguardo ai clienti e ai problemi, per poi passare alle assunzioni.
I metodi per testare questi elementi sono fondamentalmente 3:
- interviste: quando parli direttamente con il tuo cliente
- pre-sell: quando vendi qualcosa senza averlo effettivamente disponibile
- concierge: quando utilizzi un procedimento manuale per offrire il tuo prodotto al cliente finale
Ma passiamo alle metriche, ovvero, come valutiamo il successo o meno di un test? Per questa attività dobbiamo guardare al “success criteria” chè è il valore minimo per capire se continuare ad investire soldi e tempo nel progetto. Di solito è una percentuale (es 20%) della totalità degli interlocutori che mostrano un determinato atteggiamento o rislutato.
Una volta ottenuti i risultati dai dati analizzati durante la fase di test, potrai decidere se continuare con la tua strategia iniziale (persevere) o cambiarla (pivot).
Javelin Board tutorial
Per aiutarti nella comprensione ti carichiamo qui di seguito il video tutorial dei creatori della Javelin!
Inoltre, se ti interessa avere a portata di mano la guida che ti spieghi come funzioni questa meravigliosa tavola ti lascio il link per scaricare la Javelin Board in pdf![/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row type=”in_container” full_screen_row_position=”middle” column_margin=”default” column_direction=”default” column_direction_tablet=”default” column_direction_phone=”default” scene_position=”center” text_color=”dark” text_align=”left” row_border_radius=”none” row_border_radius_applies=”bg” overflow=”visible” overlay_strength=”0.3″ gradient_direction=”left_to_right” shape_divider_position=”bottom” bg_image_animation=”none”][vc_column column_padding=”no-extra-padding” column_padding_tablet=”inherit” column_padding_phone=”inherit” column_padding_position=”all” column_element_direction_desktop=”default” column_element_spacing=”default” desktop_text_alignment=”default” tablet_text_alignment=”default” phone_text_alignment=”default” background_color_opacity=”1″ background_hover_color_opacity=”1″ column_backdrop_filter=”none” column_shadow=”none” column_border_radius=”none” column_link_target=”_self” column_position=”default” gradient_direction=”left_to_right” overlay_strength=”0.3″ width=”1/1″ tablet_width_inherit=”default” animation_type=”default” bg_image_animation=”none” border_type=”simple” column_border_width=”none” column_border_style=”solid”][nectar_global_section id=”13851″][/vc_column][/vc_row][vc_row type=”in_container” full_screen_row_position=”middle” column_margin=”default” column_direction=”default” column_direction_tablet=”default” column_direction_phone=”default” scene_position=”center” text_color=”dark” text_align=”left” row_border_radius=”none” row_border_radius_applies=”bg” overflow=”visible” overlay_strength=”0.3″ gradient_direction=”left_to_right” shape_divider_position=”bottom” bg_image_animation=”none”][vc_column column_padding=”no-extra-padding” column_padding_tablet=”inherit” column_padding_phone=”inherit” column_padding_position=”all” column_element_direction_desktop=”default” column_element_spacing=”default” desktop_text_alignment=”default” tablet_text_alignment=”default” phone_text_alignment=”default” background_color_opacity=”1″ background_hover_color_opacity=”1″ column_backdrop_filter=”none” column_shadow=”none” column_border_radius=”none” column_link_target=”_self” column_position=”default” gradient_direction=”left_to_right” overlay_strength=”0.3″ width=”1/1″ tablet_width_inherit=”default” animation_type=”default” bg_image_animation=”none” border_type=”simple” column_border_width=”none” column_border_style=”solid”][divider line_type=”No Line” custom_height=”25″][/vc_column][/vc_row]