Il libro da cui nasce la metodologia Lean Startup. Uno dei libri riferimento per il mondo startup.
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In questo libro Eric Ries ci guida attraverso l’approccio del concetto di Startup snella, un metodo che ha letteralmente rivoluzionato il modo in cui molti fondatori di Startup creano aziende. Lean Startup (Partire leggeri è il titolo della versione italiana dell libro) offre agli startupper un nuovo modo per valorizzare le proprie idee di business, al fine di adattarle o modificarle prima di commettere qualche tipo di errore. Partire leggeri fornisce un approccio del tutto nuovo per gestire con successo qualsiasi progetto di startup, anche attraverso l’uso di strumenti innovativi.
I 5 principi del metodo Lean Startup
Il metodo Lean Startup ha cinque principi fondamentali:
- Gli imprenditori sono dappertutto. Operano in aziende di qualunque dimensione, in qualunque settore, in condizioni di estrema incertezza.
- L’imprenditoria è una forma di management. Serve un nuovo tipo di management, adatto ad operare in condizioni incerte, perché la startup è un’istituzione.
- Apprendimento convalidato. Si crede che la startup crei prodotti, ma in realtà apprende come creare un business sostenibile. Si apprende tramite esperimenti frequenti che permettono di verificare continuamente la visione centrale.
- Creazione-Misurazione-Apprendimento. Questo è un ciclo di feedback che ha tre attività fondamentali: la trasformazione di idee in prodotti, la misurazione delle reazioni della clientela, e la comprensione dell’opportunità di perseverare o svoltare.
- Contabilità dell’innovazione. Bisogna misurare i progressi fatti, fissare i milestone, definire le priorità dei compiti da svolgere. Questo migliora gli esiti dell’attività imprenditoriale.
Le teorie precedenti da cui il metodo Lean Startup prende spunto sono: il lean manufactoring (produzione snella), il design thinking (teoria di design che abbina alla creatività le soluzioni operative), il customer development e l’agile development (metodologia leggera di sviluppo software). Tutto si basa sulla produzione leggera e sulla modalità scientifica con cui si effettuano le misurazioni, che consente un apprendimento convalidato. Tutto il processo imprenditoriale si può dividere in tre step: visione, guida, accelerazione. Il libro è suddiviso in queste tre parti.
Ecco che la metodologia “Lean startup” proposta da Eric Ries, ci viene in soccorso. Lean startup è un approccio radicale per il lancio di tutte le iniziative innovative, siano esse imprese esordienti o progetti nuovi all’interno di grandi imprese consolidate attraverso un metodo che pone l’accento sulla sperimentazione piuttosto che sulla pianificazione dettagliata, sul feedback immediato dei potenziali clienti piuttosto che all’intuito ed infine alla progettazione interattiva rispetto allo sviluppo tradizionale.
Dritti al metodo osserviamo che le riflessioni di Ries si sviluppano a partire da 5 principi ispiratori:
– Il metodo Lean è applicabile a qualsiasi tipo di azienda e settore;
– Sta nascendo un nuovo tipo di management tarato ad affrontare il contesto di profonda incertezza che ci circonda;
– L’ apprendimento convalidato di una startup esiste per capire come creare business sostenibile;
– La messa in atto della formula: Creazione, misurazione e apprendimento ovvero trasformare idee e in prodotti o servizi, misurare le reazioni della clientela e capire se si è sulla giusta strada o occorre una svolta radicale.
L’attività fondamentale di una startup è quella di trasformare le idee in prodotti, misurare quanto i clienti rispondono, e poi imparare se cambiare o perseverare. Tutti i processi di avvio dovrebbero essere orientati ad accelerare tale ciclo di feedback.
– Contabilità dell’innovazione significa che è opportuno tenere d’occhio e fare un rapido report dei passi in avanti compiuti e definire ogni volta delle priorità fondamentali per produrre innovazione.
5 principi ispiratori che racchiudono in sè una profonda verità: mentre le aziende tradizionali eseguono un modello di business, le startup lo ricercano.
Una volta definito il Business Model, si passa quindi ad applicare la formula Costruisci – Misura – Impara per testare tutte le ipotesi in ogni singola fase del modello e richiedere a potenziali utilizzatori, acquirenti, soci un feedback immediato sugli elementi del canvas. L’importante è arrivare alla creazione di un prodotto “Minimum Viable Product“ ovvero “al minimo accettabile”, la versione di un nuovo prodotto che permette al team di raccogliere la massima quantità di apprendimento convalidato con il minimo sforzo. Di seguito, con i feedback dei clienti, si potrà apportare quelle implementazioni necessarie o anche modifiche sostanziali (rotazione sui cardini, pivoting) per sviluppare ulteriormente la nostra idea.