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Dai Tag Along all’Anti-dilution, tutte le clausole spiegate (in maniera comprensibile) dall’avv.Fabio Francesco Franco, founder di E-Legal studio legale
[/vc_column_text][vc_column_text]Le startup sono imprese innovative che operano in settori ad alto potenziale di crescita. Per svilupparsi, hanno bisogno di capitali significativi, spesso ottenuti da investitori esterni come business angels o venture capitalists.
Questi investitori forniscono denaro, competenze e una rete di contatti in cambio di una quota di partecipazione nell’azienda.
Durante questa fase, le startup cercano di raccogliere il maggior numero possibile di capitali, ma devono anche fare attenzione agli accordi che stipulano con i nuovi investitori, i quali sono solitamente professionisti esperti in negoziazioni vantaggiose.[/vc_column_text][image_with_animation image_url=”18515″ image_size=”full” animation_type=”entrance” animation=”None” animation_movement_type=”transform_y” hover_animation=”none” alignment=”” img_link_large=”yes” img_link_caption=”yes” border_radius=”none” box_shadow=”none” image_loading=”default” max_width=”100%” max_width_mobile=”default”][vc_column_text]
Statuto e patti parasociali
In questo contesto, i patti parasociali svolgono un ruolo fondamentale nella regolamentazione dei rapporti tra i soci iniziali e i nuovi investitori, allo scopo di favorire un ambiente armonioso.
I patti parasociali sono contratti tra i soci di una società che disciplinano la gestione dei rapporti interni tra i soci stessi, gli amministratori della società e terze parti coinvolte come investitori, clienti o consulenti. Questi accordi forniscono un quadro contrattuale dettagliato che stabilisce limiti, divieti e disciplina importanti questioni relative alla gestione e alle relazioni all’interno dell’azienda.
I patti parasociali trattano diversi argomenti e presentano varie problematiche, ma quì ci concentreremo sugli aspetti rilevanti per le startup, cercando di essere sintetici ma fornendo informazioni utili per una buona comprensione degli scenari che possono presentarsi.
È importante sottolineare che i patti parasociali e lo statuto sociale sono due documenti distinti. Lo statuto sociale, redatto durante la costituzione dell’azienda davanti a un notaio, ha validità legale per tutti, compresi i terzi, poiché descrive in dettaglio l’organizzazione, la circolazione delle azioni e la vita stessa della società. Spesso, il contenuto dei patti parasociali viene incluso nello statuto sociale per conferire loro una maggiore forza vincolante.
Al contrario, i patti parasociali rappresentano accordi firmati esclusivamente tra i soci, o tra alcuni di essi, e hanno efficacia obbligatoria solo tra le parti coinvolte, senza coinvolgere direttamente la società stessa. Pertanto, in caso di violazione di tali accordi, le misure legali si limitano al risarcimento del danno tra le parti coinvolte, senza coinvolgere l’azienda nel suo complesso.[/vc_column_text][vc_column_text]
Patti parasociali e fundraising
Oltre a regolamentare le relazioni tra i soci esistenti, i patti parasociali vengono comunemente utilizzati quando un investitore decide di entrare in una startup. In questo contesto, i patti parasociali mirano a tutelare questioni legate alla governance, alla conformità e all’eventuale uscita dell’investimento in futuro. Mediante un accordo ben strutturato, vengono regolamentati dettagliatamente gli aspetti attuali e futuri.
La struttura dei patti parasociali varia notevolmente e non esiste uno standard fisso. Tuttavia, vi sono diverse clausole e contenuti che ricorrono frequentemente. Comprendere queste disposizioni può fornire una buona comprensione dell’assetto sociale di una startup.[/vc_column_text][vc_column_text]
Tipologie di clausole
Le clausole più comuni nei patti parasociali riguardano la governance dell’azienda, stabilendo regole per la nomina delle cariche, i quorum necessari nelle assemblee per affrontare situazioni diverse e prevedibili, nonché le clausole che regolano l’uscita di un socio dalla startup. I patti parasociali possono determinare la composizione degli organi sociali attraverso clausole di sindacato di voto (impegno a votare in un certo modo o secondo le indicazioni di un capofila), di nomina (diritto a designare uno o più amministratori) o di veto (diritto a opporsi a determinate decisioni). È possibile regolare anche l’ingresso di nuovi soci o investitori e l’uscita dei soci esistenti mediante clausole specifiche.
Spesso vengono inclusi diritti di opzione che consentono l’acquisto o la vendita di quote sociali a un prezzo prestabilito o utilizzando criteri di determinazione già fissati.
Le clausole finanziarie sono elementi cruciali nei patti parasociali e servono a regolare gli aspetti economici e finanziari dell’azienda. Queste clausole possono prevedere la protezione degli investitori da diluizioni della loro partecipazione, restrizioni temporali sulla vendita delle azioni (tramite la clausola di Lock-up) e il diritto di prelazione per i soci esistenti.[/vc_column_text][vc_column_text]
Le clausole da imparare a memoria
- Tag Along: Protegge gli investitori che hanno partecipato alle fasi iniziali della startup. Consente loro di vendere le proprie azioni insieme agli altri soci, nel caso in cui uno di loro decida di vendere la sua partecipazione. In pratica, l’investitore ha il diritto di “accompagnare” la vendita delle azioni degli altri soci alle stesse condizioni.
- Drag Along: È vantaggiosa per i soci di maggioranza o per gli investitori importanti. Permette loro di “trascinare” gli altri soci nella vendita dell’intera impresa o di una parte significativa di essa. Se un acquirente è interessato ad acquisire l’azienda, il socio di maggioranza può richiedere agli altri soci di vendere le loro azioni insieme alle sue, semplificando il processo di vendita complessivo.
- Diritto di Prelazione: Conferisce ai soci il diritto di essere i primi ad acquistare le azioni di un altro socio che desidera venderle. In pratica, se un socio decide di vendere le sue azioni, gli altri soci hanno il diritto di acquistarle prima che siano offerte a terzi. Questo diritto di prelazione consente ai soci esistenti di mantenere il controllo della società e di evitare l’ingresso di nuovi soci indesiderati.
- Anti-dilution: Serve a proteggere gli investitori da una diluizione della loro partecipazione dovuta a una nuova emissione di azioni da parte dell’azienda. Se l’azienda emette nuove azioni a un prezzo inferiore a quello pagato dagli investitori iniziali, la clausola di anti-dilution consente agli investitori di ricevere una compensazione aggiuntiva, come un aumento della loro partecipazione o il diritto di acquistare ulteriori azioni a un prezzo scontato.
- Lock-up: Impone restrizioni temporali alla vendita delle azioni. Durante un periodo di “lock-up”, i soci possono essere limitati o vietati nel vendere le proprie azioni. Questo serve a garantire la stabilità finanziaria dell’azienda e a proteggere gli investitori, evitando una vendita massiccia di azioni che potrebbe influire negativamente sul valore dell’azienda.
- Clausola di gradimento: Regola l’ingresso di nuovi soci o l’opzione per sottoscrivere nuove quote o azioni in caso di aumento di capitale.
- Clausola di exit: Regolamenta l’uscita dei soci o il diritto a ricevere una quota maggiore del patrimonio sociale in caso di scioglimento della società.
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Conclusioni
In conclusione, i patti parasociali sono strumenti contrattuali fondamentali per regolare i rapporti tra i soci di una startup e gli investitori. Capire le clausole principali può aiutare i soci a prendere decisioni informate e a garantire una gestione efficace dell’azienda.[/vc_column_text][vc_column_text]Questo articolo ti è piaciuto e vorresti vederne degli altri? Visita il nostro blog[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row type=”in_container” full_screen_row_position=”middle” column_margin=”default” column_direction=”default” column_direction_tablet=”default” column_direction_phone=”default” scene_position=”center” text_color=”dark” text_align=”left” row_border_radius=”none” row_border_radius_applies=”bg” overflow=”visible” overlay_strength=”0.3″ gradient_direction=”left_to_right” shape_divider_position=”bottom” bg_image_animation=”none”][vc_column column_padding=”no-extra-padding” column_padding_tablet=”inherit” column_padding_phone=”inherit” column_padding_position=”all” column_element_direction_desktop=”default” column_element_spacing=”default” desktop_text_alignment=”default” tablet_text_alignment=”default” phone_text_alignment=”default” background_color_opacity=”1″ background_hover_color_opacity=”1″ column_backdrop_filter=”none” column_shadow=”none” column_border_radius=”none” column_link_target=”_self” column_position=”default” gradient_direction=”left_to_right” overlay_strength=”0.3″ width=”1/1″ tablet_width_inherit=”default” animation_type=”default” bg_image_animation=”none” border_type=”simple” column_border_width=”none” column_border_style=”solid”][nectar_global_section id=”13851″][/vc_column][/vc_row]