WeSportUp è l'acceleratore della rete CdP interamente dedicato a Sport & Wellness
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La call scadrà il 24 maggio e il P.D. Federico Smanio ci racconta perché applicare
Una chiacchierata veloce, con tono informale, per conoscere meglio la nuovissima realtà WeSportUp, da poco arrivata a Roma e già alla sua seconda edizione.
Con questa idea abbiamo invitato Federico Smanio, CEO di WyLab e Program Director di WeSportUp, a raccontarci come funziona questo acceleratore, chi c’è dietro, cosa offre alle startup e per quale motivo un team early-stage dovrebbe applicare.
Ne è uscita una breve intervista. Consigliamo a tutte le startup Sport & Wellness di prestare attenzione, magari scoprono un’opportunità.
Ciao Federico, perché è nato WeSportUp?
WeSportUp nasce dall’idea di sviluppare un ecosistema dell’innovazione in ambito sport e benessere attraverso il coinvolgimento dei principali stakeholder e player del settore.
Siamo consapevoli che lo sport-tech italiano è ancora sottosviluppato e intendiamo offrire una nuova prospettiva a tutte quelle startup in fase early stage con talento e potenziale, che necessitano di capitali, accesso al mercato, mentorship e coaching.
La nostra visione è riuscire a scoprire il prossimo unicorno sport-tech e più realisticamente accelerare alcune tecnologie innovative che possano trovare applicazione nei grandi eventi a partire dalle prossime Olimpiadi invernali Milano Cortina 2026.
Visto che sta per iniziare 2° edizione, ci dici com’è andata la prima?
Molto bene, al di là di ogni più rosea aspettativa. Siamo partiti in ritardo e abbiamo bruciato le tappe.
Abbiamo accelerato 9 startup estremamente interessanti, riscontrando dai founders un alto livello di soddisfazione, cosa che ci rende particolarmente felici.
Eravamo consapevoli che dovevamo portare valore alle startup attraverso una programmazione seria ed intensa, e credo che ci siamo riusciti. Anche i corporate partner (BNL; Telepass; Snai Tech; Fastweb) si sono detti soddisfatti dei PoC (proofs of concept) avviati con i team quindi siamo molto fiduciosi per il futuro.
A proposito di futuro, quali sono le novità per il prossimo batch?
La principale novità è costituita dall’inserimento di una fase di due diligence post Selection Day, l’abbiamo chiamata “Discovery phase“, perché ci prendiamo 3 settimane per conoscere meglio le startup uscite in modo positivo dalla selezione e raccogliere tutti quegli elementi che ci possano aiutare a ridurre i possibili errori nella scelta dei team da portare al programma di accelerazione.
Faremo poi degli Innovation Breakfast, mini eventi in cui le nostre aziende partner si presenteranno alle startup del secondo batch spiegando cosa stanno cercando in WeSportUp e quale valore possono offrire durante la fase di accelerazione.
Abbiamo poi trasformato in presenza un evento di matching tra startup e mentor che inizialmente facevamo solo in modalità digitale e che quest’anno diventerà una grande occasione di networking.
Ridurremo infine la frequenza delle attività in presenza (ogni 2 settimane) ma aumenteranno la durata (da 2 a 3 giorni) ed il valore delle iniziative indirizzate a corporate, investitori ed ovviamente alle startup.
Parlando di startup, quali sono quelle che si sono contraddistinte. E perché?
Difficile fare i nomi, ma posso segnalare tre realtà molto diverse tra loro ma veramente ad alto potenziale:
- Gymnasio, un plug in per le piattaforme online di fitness e yoga che consente di monitorare e correggere i movimenti e le pose degli utenti;
- Your Personal Trainer, il co-working del fitness che mette a disposizione dei personal trainer e dei loro utenti degli spazi fisici totalmente automatizzati nelle principali città italiane.
- E poi anche Trainect, una startup che ha creato una piattaforma per misurare e migliorare il benessere dei dipendenti attraverso la fruizione di contenuti formativi e meccaniche di gamification.
(Di questo siamo particolarmente contenti perché YP Trainer è stata una delle migliori startup incubate da Peekaboo del 2022, e il CEO di Trainect, Alberto Ronco, è stato uno dei primi alumni Peekaboo nel 2017).
Scusate l’off-topic, torniamo a noi…
Se fossi il co-founder di una startup sportech o wellness, perché dovrei applicare? Cosa mi offre WeSportUp?
Tantissimi servizi di valore:
- Anzitutto supporto da chi ha competenze verticali sullo sport e il benessere;
- uno spazio di lavoro nel nostro campus al Foro Italico;
- tante ore di mentorship di qualità;
- business coaching; accesso ai principali player del sistema sportivo italiano, grazie alla partnership con Sport e Salute;
- introduzione ai nostri partner corporate (BNL BNP Paribas, Fastweb, Renault, Snaitech, Telepass, Juventus Football Club) per possibil PoC e sinergie commerciali;
- supporto nella raccolta di capitali attraverso l’accesso ai principali investitori italiani e a quelli sport-tech internazionali;
- la possibilità di entrare in contatto con i nostri partner internazionali, hub sport – tech sparsi in tutto il mondo con i quali è attiva una solida relazione e amicizia;
- sconti e offerte su un centinaio di servizi digitali (AWS, Google Cloud, Stripe, Hubspot, ecc.);
- un investimento iniziale di 40.000 Euro grazie al Fondo Acceleratori di CdP Venture e un possibile follow on di 150.000 Euro per le migliori 3 startup del batch.
In cambio chiediamo in media il 6% del capitale.
Quali sono i criteri per essere ammessi?
Le startup possono essere italiane o straniere, meglio se con founder italiani, in fase pre – seed e seed e devono rientrare nelle nostre 8 aree ricerca:
- Activity & Performance;
- Fitness & Lifestyle,
- Wellness & Nutrition;
- Fan Experience & Metaverse;
- Gaming & Esports;
- Venue & Stadium Tech;
- Management & Organization;
- Sustainability & ESG;
Cerchiamo founder e team complementari, con la voglia e il talento per cambiare il mondo dello sport e del benessere; prediligiamo le soluzioni che si basano su tecnologie difendibili e che abbiamo un mercato sufficientemente grande.
E che ovviamente rispondano a problemi e bisogni realmente sentiti. Non facile!
E cosa possono aspettarsi le startup che vengono ammesse?
WeSportUp è un programma ibrido che prevede lo svolgimento di attività in presenza per 3 giorni ogni 2 settimane per un totale di 15 settimane.
Siamo al Foro Italico a Roma, possiamo usufruire di un bellissimo campus di 500mq messo a disposizione dal nostro principale promotore e partner Sport e Salute.
Le startup vengono seguite attraverso una serie di attività che le occupano per alcune ore ogni settimana: oltre agli incontri one-to-one (lo scorso anno abbiamo speso 270 ore di consulenza personalizzata), organizziamo delle masterclass con alcuni professionisti di alto livello, founder di startup di successo, investitori e industry expert; dei workshop un pò più tecnici volti a spiegare meglio alcuni argomenti fondamentali per le startup; delle attività propedeutiche alla preparazione del pitch e del Demo Day, il giorno conclusivo del programma.
Quando ci troviamo in presenza, facciamo in modo di valorizzare la fisicità degli incontri e il team building, con un immancabile aperitivo serale.
Nella prima parte del programma lavoriamo alla definizione del modello di business, nella seconda ci concentriamo sullo sviluppo e prepariamo le startup agli investitori e a vendere. Organizziamo eventi e lavoriamo tantissimo sulla comunicazione e il marketing.
In questo articolo abbiamo cercato di raccogliere e sintetizzare i quesiti principali che un founder avrebbe voluto affrontare con chi dirige il programma di accelerazione.
Per tutti coloro che hanno i requisiti e che volessero approfondire ricordiamo che le application scadono il 24 maggio.
Candidarsi è semplice. Basta:
- andare sul sito https://www.wesportup.it/
home-page-sub/accelerator - cliccare su “candida la tua startup”
- seguire la procedura e in pochi minuti il gioco è fatto.